Tempo: "Ma quanto manca?"
Il tempo è un’illusione che ci tiene sospesi tra “ora” e “dopo”. Solo vivendo il presente possiamo liberarci da credenze limitanti e co-creare la nostra realtà. Non serve aspettare: quando alziamo le frequenze interiori, l’esperienza arriva spontaneamente, senza passaggi obbligati.

Tra quanto?
Ebbene sì, una delle domande che più spesso ci poniamo nella vita terrena è proprio questa: “Tra quanto?”
Il tempo è il grande protagonista del concetto di separazione, ed è proprio da lì che nasce gran parte della nostra sofferenza. Come tutte le illusioni della Matrix, anche il tempo alimenta preconcetti e credenze che ci intrappolano in un turbinio di limitazioni.
Quando ci ancoriamo al tempo, perdiamo il senso della non-separazione e rallentiamo l’immediatezza dell’esperienza. Proiettarsi nel futuro o attendere “il momento giusto” non fa altro che confermare l’illusione che il tempo esista davvero.
Viviamo sospesi tra l’ora e il dopo, dimenticando che l’unico momento reale è l’adesso. Se in questo istante scelgo di vivere un evento, allora non esiste più il “dopo”.
Il tempo che crediamo di dover aspettare per co-creare la nostra realtà è in realtà il riflesso delle nostre convinzioni più profonde. Eppure, ogni convinzione può essere spezzata: quando cambiamo prospettiva, il tempo si accorcia e l’esperienza si avvicina.
Ecco perché il tempo è relativo. Un individuo che cresce in armonia e lavora sulle proprie ferite interiori sperimenterà un “tempo” imprevedibile: le sue frequenze si alzeranno e cambieranno in modo spontaneo.
Chiedersi “quanto ci vorrà” significa già abbassare la frequenza, perché ci allontana dal flusso. È come una diga che trattiene l’acqua, aspettando la piena, senza accorgersi che la piena è già in corso.
Lo sconforto è naturale: siamo esseri terreni e il corpo stesso ci ricorda l’illusione della separazione attraverso la materia. Ma la materia è solo il riflesso delle nostre antiche credenze.
Ricordate: siete voi i migliori e unici co-creatori della vostra realtà. Il tempo non è necessario per ottenere ciò che desiderate. Spesso non serve neanche materializzare una situazione per raggiungere il vero obiettivo: accade che passiamo da A a C senza dover attraversare B, perché B lo trasformiamo semplicemente aprendoci a C.
A presto! Elisa