La resa e il progresso
Come nella danza, anche nella vita serve talvolta fermarsi e lasciar fluire l’energia. Quando smettiamo di controllare tutto e diciamo “basta”, liberiamo forza e fiducia. Arrendersi non è debolezza, ma un gesto sacro che apre le porte all’armonia, alla rinascita e ai doni dell’Universo.

Come nella danza, anche nella vita a volte ci ritroviamo costretti a fare un passo indietro per poi procedere tre avanti. Ebbene sì, energeticamente ci viene talvolta richiesto di lasciare andare il controllo dell’ego.
Mi spiego meglio: in alcune situazioni concentriamo il massimo del nostro focus e controllo per essere certi del successo… Tuttavia, troppa energia si congestiona e, involontariamente, ricadiamo in meccanismi di sopravvivenza, perdendo fiducia nelle nostre qualità.
Giunge così il momento di “arrendersi” alla nostra connessione interiore, già esistente, invece di lavorare contro di essa. Fermarsi, sospendere il lavoro svolto e rimanere in ascolto di sé per il tempo necessario: ecco il passo più saggio. Mettere una mano sul cuore, assaporare ciò che già è stato fatto e ciò che sta arrivando: questo gesto sacro e potente richiama fiducia e vittoria, attirando miracolosamente nuove occasioni con grande facilità.
Si può parlare anche di umiltà, quella che spesso nascondiamo al nostro ego: una forma di vulnerabilità che ci permette di dissolvere i timori e di rasserenare l’animo, spesso teso dalle nostre stesse aspettative e da quelle del mondo esterno.
Quando decidiamo, energeticamente, di dire “basta” — proprio perché sentiamo che tutto si sta congestionando — allora avviene lo sblocco, l’esorcizzazione del meccanismo. Potrà sembrarvi assurdo, ma con la stessa forza con cui dite “basta”, rilascerete un’enorme quantità di energia, come una diga che finalmente si apre.
E tutto tornerà a fluire, esattamente come avevate chiesto all’Universo.
A presto! Un caro saluto, Elisa