Frasi celebri dei personaggi fake: "Sono una persona di grande profondità spirituale, ma vorrei parlare della play station e di Hello Kitty!" - Quarta parte
Tra bio mistiche e post sulla PlayStation, la spiritualità diventa un accessorio da salotto. Un mix pop e mantra che confonde più che illuminare: estetica sopra la verità. La profondità autentica non si annuncia online, si vive — lontano da joystick e Hello Kitty.

“Sono una persona di grande profondità spirituale…” ma poi parliamo di PlayStation e Hello Kitty.
Nel web contemporaneo, le etichette spirituali sono diventate un vero e proprio accessorio narrativo. Dichiararsi “persona di grande profondità spirituale” è il nuovo modo per darsi uno spessore senza doverlo dimostrare davvero. Basta aggiungerlo alla bio o pronunciarlo con tono grave in una diretta Instagram per creare un’aura mistica intorno al proprio personaggio. Poi però arriva la frase che stona: “Ma oggi vorrei parlare della PlayStation e di Hello Kitty.”
E improvvisamente il velo cade. Non perché Hello Kitty o la PlayStation siano indegni di conversazione, anzi, sono simboli culturali pieni di fascino, ma perché il contrasto con la premessa spirituale è troppo evidente. E lascia intuire che quella profondità tanto proclamata… forse si ferma all’acqua della vasca da bagno.
Spiritualità da salotto
Questi personaggi amano mescolare concetti esistenziali con elementi pop per apparire accessibili e multidimensionali. Ma spesso il risultato è una spiritualità superficiale, costruita più per attrarre follower che per costruire un cammino interiore.
Citando mantra antichi accanto a meme kawaii, creano un mix che non illumina, confonde.
“Mi sto riallineando con la mia energia quantica interiore, ma anche oggi il mio controller PS5 ha vibrazioni fortissime.”
Frasi simili diventano la norma. E chi li segue finisce per confondere l’autentico con il teatrale.
Estetica > Verità
La verità è che molte di queste “anime profonde” hanno trovato nella spiritualità una narrativa alternativa per rendere il proprio profilo più interessante. Ma la coerenza latita. Parlano di risveglio interiore, poi sponsorizzano gadget, loghi e corsi di life coaching ispirati ai cartoni giapponesi. È una spiritualità a portata di click, pensata per fare engagement, non introspezione.
Cercare la profondità… altrove
La vera spiritualità non si annuncia: si pratica, si vive, si manifesta nel comportamento. È silenziosa, spesso invisibile, e raramente si accompagna a un logo rosa o a un joystick. Ciò non vuol dire che non si possa essere profondi e giocare alla PlayStation. Ma quando la spiritualità è solo la premessa per giustificare contenuti random, forse è il momento di smettere di seguire il profilo… e iniziare a seguire se stessi.
Ciao da Cristian!