La strega di Chesterville

Esiste un posto chiamato Chesterville, dove il tempo sembra essersi fermato per sempre. Qui la gente preferisce muoversi a cavallo, illuminare le strade con lumi a olio, e vive ancora nel timore di Dio, combattendo tutto ciò che si oppone a Lui. Eppure, tra tanta religione e devozione, c'è qualcosa che il demonio ha lasciato lì, statico, come a dire che può arrivare e prendere chiunque voglia.

Non molto lontano da questa cittadina, si trova un piccolo cimitero, attualmente inaccessibile. Il ponte che vi conduce è in "riparazione" da due anni, ma forse il motivo è un altro. Si dice che in questo cimitero ci sia il segno del diavolo e che sotto un grande albero riposi la Strega di Chesterville. Di lei si sa poco o nulla: non esistono certificati di morte né spiegazioni sulla sua scomparsa. Secondo i racconti degli abitanti, fu trovata morta in un campo, dopo essere stata cacciata dalla comunità Hamish per sospetta stregoneria. Molti credono che fosse posseduta dal diavolo.

Per paura di una vendetta del suo spirito, la comunità decise di piantare una grande quercia vicino alla sua tomba, per intrappolare il suo spirito maligno, e di costruire una recinzione intorno, per tenere lontana la gente. Ma tutto ciò si rivelò inutile. Sul tronco della quercia appare un taglio trasversale, come se qualcuno volesse liberare lo spirito. Gli abitanti non osano nemmeno nominarla; tutti temono che un giorno possa tornare per vendicarsi.

Molti dichiarano di sentire strani rumori provenire dal cimitero e di vedere figure femminili vicino alla tomba. Questo mistero inquietante turba profondamente la comunità di Chesterville.

Sorge spontanea una domanda: sarà stata davvero una strega, o era solo una donna eccentrica, giudicata inadatta alla comunità Hamish? Forse non lo sapremo mai. Una cosa è certa: il diavolo si muove per vie inaspettate e, forse, è proprio la paura della gente a rafforzare la sua esistenza. In questa cittadina, l'unica certezza è che il ponte che porta al cimitero non sarà mai ripristinato. Non si sa mai...