Allan Kardec: racconti dal Libro dei Medium
Rubrica: Libri ed eventiLe opere di Allan Kardec sono come uno specchio dopo un incubo, un profumo familiare, il rumore rassicurante di una porta che si apre. Il Libro dei Medium è una guida antica, chiara e completa, che accompagna il lettore nella comprensione della medianità. Con interviste dirette agli spiriti, offre verità potenti, dando valore e scopo alle esperienze personali. Kardec è il perno tra passato e futuro, una costante quando le risposte cercate sembrano sfuggire.
Guardarsi allo specchio dopo un incubo e riconoscerci. Il profumo del divano di casa. Il rumore della porta che si apre. Sentirsi, finalmente, nel proprio posto. Le opere di Allan Kardec sono state tutto questo e ancora di più, per me. Un riconoscersi nelle parole e nei passaggi, capire le differenze e accogliere i diversi insegnamenti. Una voce amica che mi ha accompagnato nei momenti cruciali del mio percorso, quando essere medium ha cominciato ad avere sempre più senso.
Le pagine del Libro dei Medium si sono presentate così: una guida sincera e sicura, antica. Pronte ad accogliere anche le domande che aleggiano confuse nelle retrovie. Lì, tra quelle pagine ritrovo ancora le risposte.
Il libro è un saggio, un’enciclopedia a tratti, chiara e suddivisa in tematiche che permette al lettore di aver ben chiaro non solo l’universo e le sue fondamenta ma tutti gli argomenti cari a chi si approccia alla medianità: manifestazioni spiritiche, le diverse tipologie di medianità e il ruolo stesso dei medium in tutto questo processo.
Vengono mostrate le tecniche e le nozioni base dello spiritismo diventano pietre miliari per chi si avvicina a questo argomento.
Passo dopo passo, gli spiriti accompagnano il lettore verso la conoscenza, con risposte dense di verità e potenza. Le risposte riportate, vengono date direttamente da uno spirito con cui l’autore è entrato in contatto. Un’intervista, un dialogo, un confronto con chi rimane legato al mondo invisibile.
Questo libro è stato il primo di una lunga serie. Riconoscersi nelle sue parole ha dato acqua al mio ego, riempiendolo, gonfiandolo ma ha anche spento il fuoco del mio sentirmi incompresa, pazza, persa. Quello che sentiamo, quello che io sento ha un valore, uno scopo.
Allan Kardec rappresenta per me il perno tra quello che è stato, la conoscenza base dello spiritismo, e quello che sarà. Una conoscenza che muta, gira, cambia ma che ritorna a lui quando le risposte che cerco non mi trovano.