Gli abitanti del bosco incantato
Nel cuore del bosco, tra fiori e polvere magica, vivono fatine luminose che proteggono la natura e portano allegria. Visibili ai bambini per la loro purezza, le fate aiutano chi rispetta la terra. Creature magiche come elfi, gnomi e driadi popolano il bosco incantato, ricordandoci di credere nella magia.
Nel cuore del bosco c’è un luogo dove tutto pare incantato. Tutto è circondato da un magico sfavillio di polvere magica. Se si prosegue con cuore puro e fiducioso come quello di un bambino, si possono scorgere tra i fiori piccole fatine luminose e sorridenti.
Ci sono diverse tipologie di fate ma ciò che le accomuna tutte è il loro compito di prendersi cura della natura. Sono gli angeli della terra, esseri eterici a confine tra il mondo sottile e il mondo materiale desiderose di portare allegria e giocosità agli umani. I bambini riescono a vederle più facilmente perché hanno ancora la capacità di credere nella magia e in qualcosa che gli adulti ormai definiscono un’invisibile fantasia dell’infanzia relegata alle pagine delle fiabe. Sono creature dotate di ali simili a quelle delle farfalle o delle libellule e possiedono un ego, ossia una capacità di giudizio simile agli umani.
Le fate amano particolarmente gli umani che si prendono cura di madre terra e per dimostrare la loro gratitudine intervengono in loro favore per rendere la loro vita più sana, felice e prospera. Poiché sono così vicine alla terra sono liete di assistere gli umani in situazioni concrete che riguardano i soldi, la casa, il lavoro, il giardino e gli animali domestici. Da bambino hai mai visto uno sfavillio tra gli alberi e giocato con una fata che ti svolazzava allegra tra i capelli? Le fate desiderano ricordare agli adulti di prendersi meno sul serio, giocare e divertirsi più spesso: insegnare a planare nella vita con ali di fata e cuore leggero come un bambino lasciandosi portare dal vento. Queste splendide creature amano le feste, la danza, la musica e i dolci. Prediligono vivere presso fiori, alberi, cespugli e specchi d’acqua.
Se vuoi ospitare le fate nel tuo giardino dedicagli un angolo con fiori colorati e profumati, sistema una piccola casetta in miniatura, crea un piccolo laghetto artificiale e lascia piccole quantità di dolci. Con il tempo vedrai che il cibo non scomparirà ma perderà la sua energia vitale che verrà assorbita etericamente da una fata con infinita gratitudine. Queste amiche della natura ci ricordano che la vita può rivelarsi anche giocosa e divertente se gliene diamo la possibilità; la natura ha bisogno del nostro rispetto e lo merita; gli animali sono amici da amare e rispettare; ogni cosa sul pianeta è viva; puoi manifestare magicamente tutto ciò di cui hai bisogno se ci credi e ti affidi alla magia delle fate e della vita stessa. Colgo qui l’occasione per parlarvi della Fata Madrina. A lungo si è creduto si trattasse solo di un personaggio delle fiabe che alla nascita del suo piccolo protetto elargiva doni terreni di abbondanza e beltà. Invero la fata Madrina è l’equivalente terreno dell’Angelo Custode, da bambini li abbiamo scorti e da adulti dimenticati. Le culture indicano come molto probabile la presenza dell‘Angelo Custode e invece come fiaba la Fata Madrina e ciò ha fatto sì che si perdesse il contatto con lei.
Il rapporto con questa creatura magica si può riallacciare credendo nella sua esistenza e connettendosi con la sua vibrazione attraverso diverse modalità come ad esempio la meditazione per poterle parlare e vederla associata un ritrovato contatto con la natura. Se si vive in centro città, basterà acquistare una piantina con dei fiori colorati a lei dedicata e prendervene cura con amore per stabilire l’antico legame di nascita. In una notte inaspettata, potreste vederla danzare in un turbinio sfavillante di luce e polvere magica felice accanto ai fiori. Nel regno delle creature elementali, oltre alle fate, troviamo le silfidi creature femminili e i silfi creature maschili, spiriti dell’aria che danzano nel vento. Hanno uno sguardo molto dolce, sono un po' timidi ma si rivelano amorevoli sia con bambini che adulti. Donano messaggi di luce agli umani che giungono con il vento, parole di amore, conforto e armonia sussurrate nell’aria. Proseguendo troviamo gli elfi, creature magiche longeve e immortali con sembianze di uomini e donne dall’aspetto giovane e bello, vivono nelle foreste e in altri posti naturali. Ora vediamo i folletti nascosti tra le foglie, piccoli spiritelli benevoli che amano la musica e la danza, solitamente sono vestiti di rosso con in testa un berretto a sonagli, portano ai piedi scarpe di vetro e hanno un aspetto molto luminoso. Piccolissimi di statura, alti come un pollice, sono dotati di natura incorporea e guizzano come farfalle. Hanno un temperamento giocoso, vivace e impulsivo come i bambini. Camminando ancora nel bosco incontriamo gli gnomi, esseri della terra con la statura di un bambino ma barbuti e con la pelle grinzosa di un nonno saggio.
Sono vestiti con abiti verdi o rossi e se indossano un cappello diventano invisibili. Sono custodi delle ricchezze della terra come oro, pietre, cristalli e tutto ciò che appartiene alla materia. Proseguendo troviamo l’uomo verde, spirito della natura raffigurato come un uomo mimetizzato nella vegetazione fatto di foglie e in grado di comparire anche nei tronchi degli alberi. Si occupa della guarigione della terra, è legato all’abbondanza, alla fertilità e all’uso di erbe magiche. Addentrandoci ancora tra gli alberi troviamo la Driade, una donna giovane, protettrice di un albero da lei scelto, impossibile da tagliare perché se si verificasse tale pericolo, questo sparirebbe cancellandone il ricordo negli umani. Lei è la Fata e la Signora protettrice del bosco e di tutte le sue creature. Si trasforma in albero durante la luna piena per ricaricarsi attraverso le energie di madre terra. Dona profondo radicamento agli umani che le chiedono aiuto. In fine, incontriamo Coventina, la regina del fiume che è una dea nota per esaudire i desideri a coloro che lo richiedono, dotata di grande empatia e compassione dona felicità e prosperità, protegge e si prende cura di tutti i corsi d’acqua. Può manifestarsi nelle sembianze di una libellula a lei sacra.
Siamo giunti ora, alla fine della nostra passeggiata nel bosco e, prima di salutarci bambini e adulti di tutte le età, vi invito a ripetere insieme: “IO CREDO NELLE FATE, LO GIURO, LO GIURO!” Se crediamo possiamo vedere, se crediamo il bosco incantato può continuare ad esistere e prosperare.
Arrivederci a tutti dal mondo della magia.