Il mistero della psicofonia: la mia testimonianza
Rubrica: Misteri e segretiUn viaggio affascinante nel mondo della psicofonia: voci misteriose, contatti ultraterreni e la testimonianza emozionante di Cristian. In mezzo alla sua oscurità, un messaggio audio cambia tutto. Un incontro con il soprannaturale o semplice coincidenza? Scopri di più su questa connessione oltre la vita.
Buongiorno a voi, cari lettori e utenti, questa volta ci addentriamo, brevemente, nel fenomeno della psicofonia. Giusto per dare una idea, la psicofonia e la metafonia sono due termini che si riferiscono al fenomeno paranormale delle voci elettroniche, ovvero la manifestazione di voci di origine apparentemente non umana, in registrazioni, ricezioni, amplificazioni tramite strumentazione elettronica. Si ritiene e si crede che queste voci siano il modo di comunicare con i defunti o altre entità spirituali.
Dopotutto, non esiste alcuna prova scientifica a tal riguardo. A volte, infatti, può essere spiegato come la volontà umana di voler dare una spiegazione a qualcosa che di per sé è insignificante.
A volte, può essere una interpretazione di suoni occasionali in suoni comuni a tutti. A parte questo, la psicofonia e affini, è nulla più che il tentativo da parte di entità e defunti di entrare in contatto con noi, attraverso le vibrazioni energetiche delle onde radio o altro, a cui possono essere più sensibili.
Detto ciò, ecco la mia testimonianza di vita vissuta. Circa 12 anni or sono, passavo un periodo molto buio della mia vita. Arrivavo da una separazione difficile con la mia ex compagna, proprio alle soglie di un matrimonio poi mai arrivato. Il lavoro era andato perso, e dulcis in fundo dovevo anche fare esami medici. Un giorno, in procinto di lasciare la casa dove convivevo, per poi fare ritorno nella mia città natale, sentivo il suono di notifica dei messaggi SMS. Vado per leggere il messaggio, con totale noncuranza stupidamente, senza vedere chi fosse, tutto preso dalle mie preoccupazioni: era un audio.
All'inizio dell'ascolto ero anche scocciato, sentivo male, con un sottofondo disturbato come quando si accende la radio e non si sente bene. Dopo intervenne una voce.
Una voce rauca, debole, che parlava con lentezza assurda, come uno che comunicava con me ma come se lo stesse facendo dalle vette dell'Himalaya. La voce recitava, grosso modo: "Ricordati... che non... sei solo in... questo grande esame... di vita... sono con te." Il mittente del messaggio non risultava.
Dico, ragazzi, NON RISULTAVA.
Quella voce... mi sono dovuto concentrare un po', ma ne ero sicuro. Aveva quella voce, soprattutto nelle influenze invernali! Era debole di polmoni. Era la voce di mio padre.
Era morto nel 1995. Era lui.
Da allora le cose si sistemarono con gradualità, ma di mio padre non ebbi più notizia. Questa la mia testimonianza "vera" sul mistero della psicofonia.
Alla prossima dal vostro Cristian.