Glastonbury e il Matto: Il Passo nel Vuoto
Glastonbury, con la sua mistica Tor, è un portale tra mondi: qui il Matto dei Tarocchi ci guida a lasciare certezze e paure, invitandoci a un viaggio di fiducia e libertà. Ogni passo è un atto di fede verso il mistero che ci chiama.

Glastonbury è un luogo fuori dal tempo. Le leggende parlano di re Artù, del Santo Graal e della terra perduta di Avalon. Ma è nella solitaria Tor, la collina che svetta sul paesaggio come un faro tra i mondi – che si percepisce la vera energia di soglia: quella del Matto dei Tarocchi.
Il Matto è l’archetipo del viaggio iniziatico, colui che parte senza garanzie, animato solo da uno slancio interiore. La sua innocenza non è ingenuità, ma fiducia radicale. Camminare verso la cima della Tor, magari immersi nella nebbia, è come scalare la propria incertezza. Ogni passo è un atto di fede, un gesto di abbandono. Glastonbury parla a chi è pronto a mollare le certezze, a chi sente una chiamata misteriosa ma non sa ancora dove condurrà. È un luogo che apre portali, che dissolve le maschere, che chiede verità. Il Matto, con il suo fagotto sulle spalle e lo sguardo rivolto all’infinito, ci accompagna con leggerezza: non ci serve sapere tutto, ci basta sentire l’invito e rispondere.
Pratica Meditativa – Il Passo nel Vuoto
Trova uno spazio dove puoi camminare lentamente o immaginalo dentro di te. Visualizza la salita alla Tor, circondata da una leggera bruma. In cima, il cielo si apre. Il Matto ti guarda e ti invita a salire con lui. Ogni passo che compi lascia dietro di sé un peso: un timore, un dubbio, un attaccamento. Arrivato in cima, spalanca le braccia e respira profondamente.
Mantra: “Cammino nel mistero. Mi affido e mi espando.”
Spero vi sia di conforto, Cristian.