L'imperatrice nei sogni - Arcano 3

io sono colei che è prima e ultima Io sono colei che è venerata e disprezzata, Io sono colei che è prostituta e santa, Io sono sposa e vergine, Io sono madre e figlia,(...) Rispettatemi sempre, poiché io sono colei che dà scandalo e colei che santifica. (Inno a Iside - Nag Hammadi, Egitto III-IV secolo a.C.)

Una giovane donna incoronata siede su un trono e tiene con la mano sinistra lo scettro con il globo e la croce, simbolo del dominio su ciò che è terreno e materiale; sullo scudo c'è un'AQUILA reale che simboleggia il POTERE e la MENTE LUCIDA ed intuitiva. Tutto ciò che si è accumulato nell’Arcano n. 2, la Papessa, esplode in modo fulmineo: l’Imperatrice è una figura femminile di potere e rappresenta il passaggio dalla verginità alla CREATIVITÀ, dall’introversione all’ estroversione: è l'uovo della Papessa (rappresentato nel mazzo di Marsiglia Jodorowsky-Camoin) che si schiude.

Questa carta è talvolta chiamata anche GRANDE MADRE perché indica la sua maternità e il suo legame con la natura, la madre, l'amato, la fertilità. Rappresenta anche una donna in età ADOLESCENZIALE , piena di forza vitale e seduzione. È quindi una delle manifestazioni simboliche di ANIMA (in senso junghiano): connessa alla figura mitica di Elena di Troja (Iliade), è un aspetto del femminile che SEDUCE, consapevole del suo potere. Il pianeta ad esso collegato è infatti VENERE (Afrodite), la Dea dell’Amore o Dea alchemica, poiché TRASFORMA e RIGENERA tutto ciò con cui viene in contatto.

Essendo connessa ad un Archetipo-matrice (la Grande Madre), può manifestarsi nei Sogni in molteplici aspetti e può assumere differenti significati sia in positivo che in negativo.

Relativamente all’ AQUILA e alle grandi ALI azzurre che l’Imperatrice (nel mazzo Tarot di Marsiglia) nasconde dietro di sé, uno dei sogni più frequenti associato a questa carta è il SOGNARE DI VOLARE. Questo tipo di sogno è molto diffuso e il significato può assumere sfumature diametralmente opposte in base alla persona che fa il sogno: può essere un desiderio segreto di SPIRITUALITA’ suggerito dal nostro inconscio che ci invita a distogliere l’attenzione dalla vita quotidiana e materiale oppure un messaggio che cerca di farci notare che, al contrario, abbiamo troppo spesso “la testa fra le nuvole”.

Per quanto riguarda il CONTESTO onirico, possiamo incontrare questo Arcano in tutti quei sogni in cui attraversiamo LUOGHI INCANTATI, GIARDINI FIORITI, FORESTE SELVAGGE e valli lussureggianti.

Relativamente ai PERSONAGGI che possiamo incontrare in sogno, la carta è associata a DONNE DI POTERE, madri, donne manager o che si comportano con l’autorevolezza di un uomo nella vita quotidiana. Inoltre ritroviamo per traslato il significato di questo archetipo in situazioni oniriche relative alla vita amorosa, all’EROS, alle RELAZIONI DI COPPIA oppure in sogni in cui appare una DONNA GIOVANE che mostra L’INIZIO di una gravidanza (primo-quinto mese).

In sintesi, se stai sognando alcuni dei personaggi, dei luoghi o delle situazioni sopra citate significa che è arrivato il momento di riconoscere il tuo POTERE PERSONALE e la tua capacità di AGIRE CREATIVAMENTE sulla realtà per cambiare le cose a tuo vantaggio oppure di iniziare a dedicare il tuo tempo alla bellezza, all’ Amore e all’Armonia. Questo arcano a volte suggerisce di cercare il CONTATTO CON LA NATURA (passeggiare nei boschi, trekking ecc..) per ristabilire il proprio benessere e allontanarsi dai ritmi frenetici del quotidiano.

Se hai fatto un sogno che ti ha particolarmente colpito e desideri condividerlo, puoi usufruire dell’offerta attiva nella mia pagina: “SVELA L’ARCANO! LETTURA di UN SOGNO MEDIANTE L’UTILIZZO DEGLI ARCANI MAGGIORI DEI TAROCCHI”.

Ti aspetto sul mio profilo!

Yantra

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:

• Colosimo M., L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI CON I TAROCCHI- ONIROTAROLOGIA, Ed. Cerchio della Luna, 2013. • Neumann E., LA GRANDE MADRE, Ed. Astrolabio Ubaldini, 1981 • Jodorowsky A., Costa M., LA VIA DEI TAROCCHI, Ed. Feltrinelli, 2014. • Jung E., ANIMUS E ANIMA, a cura di Lilly Jung Merker e Elisabeth Ruf, ed. Bollati Boringhieri, 1994.