la cartomanzia per gli antichi egizi
Mistero, simboli e magia: nell’Antico Egitto la divinazione prendeva forma tra stelle, sogni e antichi amuleti. Il leggendario Libro di Thoth avrebbe ispirato i Tarocchi, oggi reinterpretati nei moderni Tarocchi Egiziani, tra astrologia e numerologia. Un viaggio tra spiritualità e destino che affascina da millenni.

L’Antico Egitto è una civiltà avvolta nel mistero, con una profonda connessione tra spiritualità e divinazione. Sebbene non vi siano prove dirette che gli Egizi praticassero la cartomanzia come la conosciamo oggi, esistono elementi che suggeriscono l’uso di simboli e segni per interpretare il destino.
Il Libro di Thoth e la Divinazione Egizia
Uno dei riferimenti più affascinanti alla divinazione nell’Antico Egitto è il Libro di Thoth, un testo leggendario attribuito al dio della conoscenza e della scrittura. Secondo alcune teorie, questo libro conteneva segreti esoterici e metodi per prevedere il futuro. Nel XVIII secolo, l’archeologo Court De Gebelin ipotizzò che i tarocchi derivassero proprio da questo antico sapere.
Simbolismo e Interpretazione del Destino: gli Egizi erano maestri nell’uso dei simboli e credevano che il destino fosse scritto nelle stelle e nei segni della natura. La lettura dei sogni, l’osservazione dei corpi celesti e l’uso di amuleti erano pratiche comuni per ottenere risposte sul futuro. Alcuni studiosi suggeriscono che immagini sacre, come quelle presenti nei templi e nelle tombe, potessero essere utilizzate per forme primitive di divinazione.
I Tarocchi Egiziani: Un’Evoluzione Moderna
Oggi esistono mazzi di Tarocchi Egiziani, che combinano astrologia, numerologia e simboli dell’Antico Egitto. Sebbene non siano direttamente collegati alle pratiche egizie originali, rappresentano un tentativo di ricostruire un sapere antico e misterioso.
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