Samhain, il capodanno celtico
Rubrica: Libri ed eventiIl 31 ottobre si celebra SAMHAIN, il Capodanno celtico, un momento in cui il confine tra il bene e il male si fa più sottile. Questa festa ci invita a celebrare la vita e la connessione, senza legami religiosi. L'autrice condivide la sua tradizione di accendere incensi e candele, riflettendo sull'anno passato e pianificando per il futuro. Invita tutti a condividere le loro celebrazioni e a parlare di questo momento speciale.
Ecco la versione ordinata del testo, sia dal punto di vista visivo che grammaticale:
Il 31 ottobre si celebrerà Samhain, il capodanno celtico.
Il tema principale è l'eterna lotta tra il bene e il male. Anticamente si credeva che i morti tornassero sulla Terra per "rimettere tutto a posto" dopo la conclusione del ciclo produttivo agricolo.
In effetti, in questa notte, il velo tra i mondi sembra molto più sottile. È come se ci fosse un vero scontro tra le forze del bene e quelle del male.
Come per ogni festività celtica, anche Samhain è un momento per celebrare la nostra vita, aiutandoci nella riscoperta di noi stessi, o meglio, nel dare importanza al nostro tempio fisico (il corpo), alla nostra mente e alla nostra connessione, senza obblighi di religioni o filosofie.
Durante Samhain, i Celti accendevano grandi falò per proteggersi dagli spiriti vaganti e per segnare l'inizio di un nuovo ciclo agricolo. Le persone indossavano maschere e costumi non per cercare "likes" su Instagram, ma per ingannare o spaventare gli spiriti malvagi. Era (ed è ancora) un momento di introspezione, di onorare gli antenati e di prepararsi per l'inverno. Un po' come il nostro modo moderno di fare un bilancio dell'anno, ma con un tocco di magia e mistero!
Alla sera di ogni capodanno celtico (31 ottobre), simbolo di passaggio, conclusione e inizio, io sono solita accendere incensi e candele, riflettere sull'anno passato e fare le mie richieste o impegni per l'anno a venire. Incido queste intenzioni su un pentacolo, uno dei simboli più importanti e sacri mai rappresentati. Le cinque punte simboleggiano i punti cardinali, a cui si aggiunge la punta superiore, l'Akasha, il mondo degli spiriti. Gli Egizi lo definivano il Duat, una raffigurazione della stella Sirio.
E tu, come celebrerai la festività?
È un'opportunità per lasciar andare ciò che non ti serve più, per rinnovare le tue intenzioni e per riconnetterti con la tua essenza più profonda. Ogni fine è un nuovo inizio, giusto? Quindi, cosa potresti fare oggi per onorare questa transizione nella tua vita?
Se ti va, e sei solito celebrarla o hai bisogno di qualche spunto in più, chiamami e ne parliamo insieme.
Un abbraccio di luce.