Vampiri: fra leggende e realtà
Rubrica: Iside stregaIn novembre, tra ombre e nebbie, esploriamo il vampiro oltre il mito. Da antiche leggende a creature contemporanee, il vampiro, affascinante e pericoloso, rivela aspetti umani spesso trascurati. Si accusa di vampirismo per gengive sanguinanti, ma esistono davvero? Scopriamo il mistero tra realtà e leggenda, tra energie e creature oscure.
Ciao caro lettore, scommetto che t’aspettavi una lettura su tale argomento per Halloween, invece no! Come accennato è nelle ombre e nelle nebbie che prendono forma la maggior parte dei miti e quindi è giusto parlare dei vampiri, o qualsivoglia creatura, proprio nel mese di novembre. Conoscerai sicuramente la figura mitologica del vampiro, molto simile in varie parti del mondo, seppur con nomi diversi: creatura sanguinaria, in grado di trasformarsi e celarsi nelle ombre, lo si uccide con un paletto, canini più lunghi da predatore, ecc.
Ciò che meno si sa o viene trattato sulla loro figura sono altre componenti spesso dimenticate o sottovalutate... elementi che in realtà riportano sempre di più il vampiro alla figura umana e non sovrannaturale. Essendo poco trattati, anche quando si sviluppa la patologia del vampirismo, esse avviene con le modalità della figura mitologica odierna e per questo crea disagi e problemi. Andiamo con ordine...
Il vampiro mitologico antico. Il vampiro era considerato un essere umano dotato di alcune capacità che lo rendevano particolare e di sicuro più forte e più pericoloso rispetto agli altri comuni mortali. Aveva un fascino ed un carisma molto alto, non per forza bello esteticamente ma in ogni caso riusciva ad ammaliarti con modi di fare affascinanti e modi di esprimersi da grande divulgatore. Solitamente la sua pelle risulta leggermente più chiara d’altri e anche pallida e con occhiaie in molte occasioni, cedevole alle pulsioni e in grado di stregarti e tenerti stretto a lui per molto tempo. A fine conversazione ti senti esausto e svuotato ma sei lo stesso contento o, tutt’al più, inquietato. Ma non solo nei dialoghi, anche fra le lenzuola il vampiro dimostra enorme dote, lasciandoti soddisfatto ma completamente stanco. E così per molti altri aspetti della vita comune. Riesce a vivere più a lungo dei comuni mortali e a volte necessita dell’espressione massima d’affetto, il sacrificio, spesso simboleggiato da una donazione di sangue. Tali azioni ripetute portano la vittima del vampiro alla morte per spossatezza o anemia. Il suo spirito sopravvive alla morte ed è per questo che, quando una persona sospettata di vampirismo moriva, si eseguivano determinate pratiche di sicurezza nel suo rito funebre.
Il vampiro mitologico odierno. Una creatura immortale (fin quando non lo uccidi), che si nutre di sangue, si mescola agli uomini ma non ne fa parte, può trasformarsi in animale, ha un aspetto cadaverico quando è mal nutrito, ma riprende la sua bellezza eterea e giovinezza dopo il pasto. È crudele e ingannatore, nonostante ciò affascina terribilmente la preda per evitare che la stessa si ribelli. Dorme nella bara per preservarsi... Insomma lo si conosce bene questo tipo di vampiro... Eppure qualche vampiro trovato morto e seppellito ci stava lo stesso, entrando così nella totale contraddizione dei punti precedenti.
Cosa portava ad essere accusati di vampirismo? Avere gengive espulsive o con difetti che facevano fuoriuscire sangue, anche post mortem, era già un validissimo motivo per essere accusati di vampirismo, così come pratiche sessuali particolari, il fatto di essere il più ammirato del villaggio o di mantenersi con un aspetto sano e giovane in un’epoca ove queste cose erano l’eccezione...
Esistono i vampiri? E se si, che caratteristiche hanno? Come per le streghe, non esiste un gene del vampiro, quindi non vi sono prove scientifiche a sostegno di ciò. Tuttavia sono stati intrapresi vari studi fra i quali è stato dato maggior riconoscimento a quelli che ad oggi si definiscono REAL VAMPIRE o semplicemente RV. Anche il programma di “Mistero” ai tempi su “Italia Uno” ha trattato l’argomento, il problema è la modalità col quale è stato posto il tutto.
Non starò qui a dirti se esistono o meno come verità assoluta, ma solo quello che la mia esperienza mi ha insegnato e aggiungendo un po’ di nozioni in merito. Per me i vampiri esistono e sono molto simili alle leggende antiche, ma aggiungo che loro hanno una vasta conoscenza in merito alle vite passate, molte cose gli vengono naturali, possono essere energetici (da non confondere con le larve astrali), sanguinari o sessuali (rientrando più nel campo di Incubus e Succubus). Essendo comunque persone, possono essere buoni o cattivi, onesti o truffatori, ecc. Possono ammalarsi e morire, possono anche essere streghe, in quanto sono doti e capacità in grado di essere sviluppate da ambe le categorie senza entrare in contraddizione.
È molto probabile tu ne abbia incontrato qualcuno senza però avere i mezzi per riconoscerlo. Ora sai, sta a te decidere se esistono o meno e se evitarli o accoglierli.
Buon percorso e buona riflessione... che il gelo della notte possa avvolgerti e le nebbie proteggerti.