Differenza fra magia e pratica magica
Rubrica: Iside stregaLa magia è onnipresente, dalle azioni quotidiane alle passioni profonde. Non necessita di dèi, ma può coinvolgerli come mezzi. La teoria costituisce la base, mentre le pratiche magiche come incantesimi e divinazione hanno varie sfaccettature. La magia è personale e relativa.
Differenza fra magia e pratica magica
Caro lettore, dopo i primi due articoli mi sembra giusto spiegare bene cosa si intenda per magia e cosa per pratica magica. Anzitutto la magia è vita, morte, energia, fiacchezza, costruzione, distruzione, ecc. come già anticipato. Ergo, la magia è tutto, sta in tutto, anche nel lavarsi i denti! Alcuni religiosi la confondono con qualche dio, ma la magia, così come la vere streghe, non hanno bisogno di Dei. Al massimo, gli Dei che sono creazione del pensiero umano, sono un valido mezzo per far funzionare meglio la propria pratica o incantesimo, o comunque un mezzo con il quale esprimere la propria spiritualità.
Se proprio volessimo forzare una definizione, la magia sarebbe l’essenza tutta che permea l’universo e ogni istinto primordiale. Da ciò dunque ne derivano le varie passioni, hobbies o materie che si predilige studiare e imparare. La base di tutto dunque, ma anche, volendo, la teoria. La parte pratica invece, viene appunto dalle cosiddette pratiche magiche che, come le diverse discipline con le loro sotto categorie, hanno diverse sfumature e sfaccettature.
Tra le più famose troviamo senza dubbio gli incantesimi, i sabbah, i rituali, maledizioni e malocchio, la cartomanzia, la chiaroveggenza, ecc. Sono tutte pratiche magiche che, a secondo dell’operatore che le esegue, possono essere fatte in un modo o in un altro.
Non esiste una pratica giusta o sbagliata in magia, semplicemente dipende dalla strega o mago e dalle tradizioni seguite o meno.
Insomma, tutto è relativo! Con questa veloce infarinatura ti aspetto al prossimo articolo! Buon percorso caro lettore!