Le streghe di Triora
Rubrica: Misteri e segretiOttobre 1587, Triora: la carestia viene attribuita alle "streghe" locali. L'inquisizione tortura donne innocenti come Franchetta Borelli. Il pretore Giulio Scribani, fanatico psicopatico, alimenta il terrore. Dopo due anni, si scopre che la crisi era una manovra speculativa dei latifondisti. La storia si ripete?
Ottobre 1587, cittadina di Triora, Liguria, Italia.
"Le streghe hanno preso possesso del paese, la miseria e la fame dilagano e c'è una sola spiegazione: è opera del maligno e delle sue seguaci. Bisogna identificare, catturare ed estorcere una confessione con qualunque mezzo, e poi condannarle a morte. Solo così potrà tornare serenità e benessere."
A quanto pare, queste erano le voci che correvano allora, in quei tempi oscuri, talmente oscuri che quello che fece seguito passò alla storia come il peggiore e nefasto tentativo di far confessare il nulla, per quanto riguarda il medioevo italiano.
Insomma, l'inarrestabile carestia che si abbatteva sul paese venne attribuita alle donne povere ed emarginate del quartiere Cabotina. Anche allora, come oggi le classi più povere erano quelle più colpite. In ogni caso, arrivò l'inquisizione che con le peggiori torture che mente umana possa produrre si abbatte' su queste donne. Una fra queste, il più celebre degli esempi, si racchiude in Franchetta Borelli. Invidiata per la sua bellezza, e fra le poche ad essere benestante, passò alla storia per la sua tenacia: implorava di essere uccisa perché era innocente, la sua verità l'aveva detta, non vi era altro. L'inquisizione si arrese e la parola passò al carnefice Giulio Scribani, il pretore.
Ve la faccio breve: pazzo, fanatico, accanito psicolabile che portò avanti il lavoro degli inquisitori riuscendo a spaventare persino i piani alti della società di allora e fino ad essere scomunicato. Due anni dopo si chiuse quel processo alle donne ( non streghe) di Triora e fu col lavoro degli storici che emerse il segreto.
Quel terribile segreto che diede origine alla carestia e alla fame: LA CRISI FU UNA MANOVRA SPECULATIVA DEI LATIFONDISTI IMPRENDITORI DI QUEL TEMPO PER ARRICCHIRSI A DISMISURA.
Ancora oggi si rimane stupiti davanti allo spietato pregiudizio e bigottismo che dilagano.
Prima di salutarvi, cari amici e amiche vi lascio con una riflessione importantissima, come sono solito fare.
Siete davvero convinti che la società sia realmente cambiata rispetto al medioevo, e in tutti i suoi aspetti? IO DICO DI NO.
Al prossimo mese dal vostro Cristian!