Le vite passate: il concetto di vita e di morte
Rubrica: Iside stregaIn questo avvincente articolo esploro il legame tra vita e morte, attraversando scienza e misticismo. Dalla definizione di morte alle teorie sull'immortalità, esploro anche la visione celtica che collega la morte biologica all'essenza dell'individuo. Tra coni di luce e rinascite, sfido le concezioni tradizionali sulla coscienza post-morte. Senza prove scientifiche, la prospettiva celtica apre spazi di riflessione, anticipando cambiamenti nel concetto di vita e morte consapevoli e inconsapevoli. Per ulteriori dettagli, resta sintonizzato su Profetum!
Ben arrivato/a in questo mio nuovissimo articolo! Voglio dedicare un po’ di tempo per parlarti delle vite passate.
Come sai, se hai letto la mia descrizione, è fra i miei campi di competenza principali e, dato che, se ne dicono di ogni in merito voglio fare chiarezza sulla questione. Ti guiderò dunque lungo un sentiero tortuoso fra scienza e misticismo di varie credenze e naturalmente è necessario partire dallo stesso concetto di vita e di morte. Mi rendo conto possa essere un argomento tedioso ma se leggerai usando il raziocino il tutto diverrà molto più interessante e piacevole. Partiamo dunque dal concetto di morte. Da sempre l’uomo tende ad attribuire significati anche lì dove non ci stanno e per superare il dolore della perdita o per motivare il passaggio all’ultimo stadio della vita con gioia, si è cercato di dare un senso alla morte.
Tutte le religioni e vari culti esistenti hanno infatti una precisa ritualistica e modo di affrontare morte, funerali e, talvolta, anche la vita stessa. Per istinto di sopravvivenza si tende a vivere il più possibile e ci si riproduce per una fitness di mantenimento della specie. Si è però sempre ipotizzato di immortalità e anche lì le teorie in merito sono infinite. Di solito, all’origine, gli Dei e gli Spiriti della natura erano visti come immortali proprio per aumentare la loro magnificenza e diversificarli dai mortali considerati solo di passaggio. Si è così data troppa importanza al ruolo e ai modi di comportarsi in vita e a quale posto ognuno di noi appartenga dimenticandosi dell’essenza stessa del vivere in senso biologico e naturale.
Cos’è la morte e cosa sia l’immortalità sono diventati dunque concetti spesso interconnessi. La morte biologica è quando il corpo cessa di vivere, ma ci si è chiesti se col corpo morisse pure la coscienza di sé e di chi si è stati in vita. In alcune ricerche su persone che hanno avuto una fase di premorte, dalla quale si sono poi risvegliate, sono state riscontrate diverse risposte in base alle credenze della persona stessa. Una cosa che però accomunava tutti i casi era una specie di cono di luce. Per i celti, la morte del corpo era distinta dalla morte dell’essenza della persona. Una persona infatti moriva realmente quando decideva di entrare nel cono di luce ad oggi chiamato dryghten. Questa luce per loro era proprio il sole che distruggeva l’anima e la rimescolava rimandandola nella terra durante le eruzioni solari. Ma quell’anima non era più “Marco Rossi” ma un misto di anime, la persona rinata dunque, era il risultato di più anime del passato ed anche per questo i ricordi, ammesso ne abbia, di altre vite, sono frammentari e spesso sovrapposti. Chi invece non va verso la luce resta come fantasma e mantiene la sua essenza, dunque quando rinascerà sarà “Marco Rossi” ma in epoche diverse.
Non vi sono prove scientifiche a supporto di tale teoria ma i risvolti che questa credenza celtica offre sono molteplici e sono state prese in considerazione dalla teoria di Jung di cui ti parlo meglio nei prossimi articoli. Tornando dunque al concetto di morte, si può credere che la morte sia quando il cuore non batte più e il cervello si spegne per mancanza di sangue e ossigeno, ma noi sappiamo anche che il concetto stesso di vita non ha una sua definizione precisa, o meglio, quella che abbiamo, è in corso di revisione. Perché? Perché si è visto che ci sono esseri che si potrebbero effettivamente definire immortali in quanto giunto il momento della morte semplicemente si rigenerano come alcune creature marine, inoltre, se la vita fosse un insieme di azioni che producono reazioni, i pianeti stessi dovrebbero essere considerati vivi, nonché batteri ed altri microorganismi. Pure le pietre secondo tale concetto sarebbero vita in quanto mutano nel tempo, si corrodono, si sgretolano, diventano sabbia, ecc.
Per cui si è iniziato a parlare di vita consapevole e vita inconsapevole. Con questa rivoluzione nel campo della tematica vita vi sono dunque anche imponenti cambiamenti sul concetto di morte e immortalità. Per non confonderti troppo, ti rimando al prossimo articolo per ulteriori approfondimenti. Mi auguro che il tutto possa farti riflettere e mi trovi sempre disponibile online su Profetum!