I Ching

Rubrica: Oltre il velo

L'I Ching, antico metodo di divinazione cinese, offre saggezza e autoconoscenza. Basato su dati psicologici ed empirici, trascende credenze e religioni. Utilizza otto trigrammi che rappresentano forze duali. Le risposte, ottenute tramite lancio di monete o steli, riflettono cambiamenti nel micro e macrocosmo. L'esperienza umana si adatta al mutamento, secondo Confucio.

Immagine copertina articolo I Ching

L’I Ching è un antico metodo di divinazione che mira alla conoscenza di sé stessi e contiene l’elaborazione piú matura della saggezza cinese di millenni.

L’uso degli oracoli affonda le sue radici nell’antichitá. L’oracolo è un essere di natura spirituale fonte di saggi consigli, di profezie e di predizioni del futuro. Troviamo tracce di consultazione degli oracoli nell’antica Grecia (la Pizia del tempio di dio Apollo a Delfi), nell’antica Mesopotamia e nell’odierno Tibet, e poi c’è l’I Ching, letteralmente “libro dei mutamenti”.

L’I Ching, nato all’epoca della dinastia Zhou (1100-771 a.c.) non si basa su alcuna credenza o superstizione, non è legato a alcun tipo di mitologia o religione, ma rappresenta un insieme di dati psicologici ed empirici che riguardano l’umanità, senza distinzione di razza o di credo. Dall’I Ching nascono il Confucianesimo e il Taoismo, il primo era una scuola filosofica che regolava l’organizzazione sociale con rigide norme di comportamento e si basava sull’osservazione della natura e la scoperta della Via, il Tao-chi, che è il procedere dell’Universo.

L’I Ching si occupa dell’aspetto accidentale degli eventi, ovvero ai moti delle cose nel loro mutamento. Per noi occidentali è complicato. Siamo formati nella cultura del “causa/effetto” ed è complicato per noi approcciarci in maniera diversa, ma il libro dei mutamenti ci fornisce l’immagine del momento e della nostra psiche a dispetto di qualunque percorso logico di causa e di effetto, fotografa la coincidenza, pone l’accento sulla configurazione che eventi accidentali assumono al momento dell’osservazione nella sua totalitá quindi il consultante ottiene un’immagine dell’istante osservato comprensiva anche di dettagli apparentemente non inerenti alla domanda iniziale.

Tutto questo genera confusione, ma è coerente con la mentalitá cinese che si occupa maggiormente dell’aspetto accidentale, casuale, degli eventi, il momento osservato viene valutato piú come un colpo di fortuna che come pragmatico risultato di un insieme di azioni.

Partendo del presupposto che ogni cosa accade al giusto momento, l’inventore dell’I Ching ha creato ogni esagramma per raffigurare una ben precisa situazione momentanea con precise caratteristiche temporali e qualitative in grado di coincidere con le condizioni psichiche del consultante. I 64 esagrammi sono lo strumento utilizzato per comprendere altrettante situazioni

differenti sebbene tipicizzate. Secondo le antiche tradizioni sono entitá spirituali quelle che ci parlano attraverso il libro dei mutamenti e il soggetto parlante puó variare a seconda di come viene posta la domanda, come quando il consultante è perplesso oppure quando la domanda riguarda il rapporto con qualcun altro. Puó anche accadere che noi riteniamo importante una determinata questione e in merito a questa consultiamo l’I Ching ma la risposta che otteniamo ci porta a considerare altri aspetti magari impliciti nella domanda, ció accade perché la personalitá di chi interroga il libro spesso è contenuta nel responso stesso. Spesso rimaniamo perplessi dinnanzi al responso ottenuto, perché condizionati dalla mentalitá occidentale che concepisce la casualitá in modo differente, ma sempre le indicazioni dell’oracolo hanno l’unico fine di aiutare a conoscerci e indicarci cosa va armonizzato.

Si consulta con il lancio di tre monete caricate della propria energia oppure di 50 steli di achillea. Le combinazioni ottenute, sono la rappresentazione grafica di yin e yang.

Yin e yang, il femminile e il maschile, sono le energie di quest’universo duale e dal movimento di queste energie nascono gli esagrammi che sono composti da linee, che possono essere intere (yang) o spezzate (yin) o contenere una tensione interna che porta al mutamento nei loro opposti, quindi possiamo asserire che l'I Ching si occupa dei moti delle cose nel loro mutamento. Le linee sono raggruppate in otto trigrammi che rappresentano le tendenze motorie, non cose o soggetti ma funzioni.

Osserviamo gli otto trigrammi che stanno alla base del libro dei mutamenti.

  • Ch’ien, il creativo, corrisponde all’immagine del cielo è forte e rappresenta il padre.
  • K’un, il ricettivo, corrisponde all’immagine della terra è devoto e rappresenta la madre.
  • Chên, l’eccitante, corrisponde all’immagine del tuono è mobile e rappresenta il 1°figlio.
  • K’an, l’abissale, corrisponde all’immagine dell’acqua è pericoloso e rappresenta il 2° figlio.
  • Kên, l’arresto, corrisponde all’immagine del monte è quieto e rappresenta il 3° figlio.
  • Sun, il mite, corrisponde all’immagine del vento, del legno è penetrante e rappresenta la 1° figlia.
  • Li, l’aderente, corrisponde all’immagine del fuoco è luminoso e rappresenta la 2° figlia.
  • Tui, il sereno, corrisponde all’immagine del lago è allegro e rappresenta la 3° figlia.

La combinazione degli otto trigrammi dá origine agli esagrammi rappresentati da sei liee mutevoli, così che ogni volta che una linea muta, la condizione rappresentata da un segno muta in un altro.

Non tutte le linee mutano e questo dipende dal carattere che la linea possiede, ad esempio una linea contenente carattere positivo in fase crescente si tramuta nel suo opposto, ma una linea positiva di minor vigore invece rimane immutata. Ma ció che è piú complesso è che ogni situazione richiede un particolare modo di agire per potervisi adattare e questi segni, le linee, ci danno una visione delle circostanze in relazione ai moti e ai mutamenti non solo delle linee stesse, ma del macrocosmo. Confucio disse “tutto fluisce e scorre come questo fiume, senza sosta, giorno e notte” ecco enunciata l’idea del mutamento.

Studio l’I Ching da oltre trent’anni e ho avuto modo di appurare che il responso è molto diverso se dato da un algoritmo (ci sono tanti siti che fanno l’I Ching con programmi appositi) anziché interpretato da una persona, personalmente mi hanno ben consigliata fin qui.

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nemesi

Il karma determina gli eventi della nostra vita e spesso finiamo per reagire alle esperienze e non impariamo la lezione nascosta, creando sofferenza e infelicitá. Siamo noi a creare i blocchi presenti nelle nostre relazioni o al lavoro. Sciogliere i nodi karmici dipende da noi. Per evolverci possiamo e dobbiamo sciogliere sia quello accumulato nelle vite precedenti (Sanchita karma) che quello che creiamo giorno per giorno (Agami karma). Siamo noi che creiamo il nostro futuro..Scopri di più sull'autrice

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