Tarocchi e Psicologia
Rubrica: Tarot, Rune e BenessereL'antica Tarologia e la giovane psicologia si intrecciano nel percorso di evoluzione individuale. I 22 arcani rappresentano l'anima in evoluzione, mentre Carl Gustav Jung li vedeva come simboli dell'inconscio collettivo. I tarocchi offrono una guida per affrontare situazioni e stati d'animo, rivelando opportunità di crescita personale e terapeutica.
Tarocchi e Psicologia
Vi chiederete cosa mai può azzeccarci un’arte divinatoria antichissima come la Tarologia con una disciplina relativamente giovane come la psicologia?
Presto detto: se analizziamo insieme l’etimologia della parola psicologia allora scopriamo che proviene dal greco Psychè= spirito, e da Logos= discorso.
Ovvero lo studio dell’anima.
I 22 arcani maggiori dei tarocchi rappresentano il percorso dell’evoluzione di ogni individuo, quindi di ogni anima partendo dall’energia iniziale del matto fino ad arrivare a raggiungere l’apice nella realizzazione totale con il mondo. Rappresentano le tappe fondamentali verso l’illuminazione e possono essere una guida nei momenti di bisogno.
Anche Carl Gustav Jung, noto psicoanalista e allievo di Froid vissuto negli inizi del 900, era molto interessato all’uso della Tarologia proprio perché, secondo lui, gli arcani maggiori rappresentano forme simboliche in cui è possibile assimilare le energie ancestrali della psiche.
Se ci pensiamo anche nella vita quotidiana siamo soverchiati da simboli: mentre guidiamo per esempio, un cartello ci indica di fermarci, un altro di stare attento al dosso o al passaggio di bambini, di dare la precedenza, insomma un simbolo è un invito al fare o allo stare attenti compreso ed assimilato dall’intera collettività. Nello stesso modo, gli arcani maggiori usano simboli per parlarci di eventi importanti nella vita di un uomo ed anche di stati d’animo che si potrebbero provare o comportamenti da attuare o evitare.
Per fare un esempio: la carta del matto ci annuncia che all’orizzonte ci sono decisioni importanti da prendere, ma anche che dobbiamo avere un atteggiamento positivo e attento. Ci racconta di allegria ed imprevedibilità, di seguire gl’impulsi del cuore prima di quelli convenzionali.
Significa stravaganza, frivolezza, ribellione e ossessione. Il cane che viene sempre raffigurato insieme a questa carta ci avverte di non avventurarci nella strada sbagliata intendendoci che la strada intrapresa è pericolosa. Ci mette in guardia dalla fretta e sventatezza e molto altro ancora. La simbologia di un solo arcano ci apre ad un intero mondo di comportamenti, atteggiamenti e possibilità, sempre mantenendo un denominatore comune che in questo caso è di gioco, allegria ma anche avventatezza e pericolo.
Leggere i tarocchi è un’arte complicata e difficile proprio come lo è leggere l’animo umano.
Perché i tarocchi non sono solo un modo per percepire gli avvenimenti del futuro ma sono soprattutto uno strumento per guardarci dentro, sono un saggio e antico strumento di autocoscienza. Una lettura di tarocchi ci porta a riflettere e poi ad agire usando un linguaggio comune e praticabile da tutti che è quello delle immagini.
Può essere considerato uno strumento per mettersi in contatto con la propria saggezza interiore, un illuminante e profondo dialogo con sè stessi.
Difatti, una lettura dei tarocchi va oltre al dire cosa potrà succedere nei prossimi mesi, ma soprattutto cosa poter fare affinché gli obiettivi si possano realizzare, in che modo si può agire per superare i blocchi e raggiungere così una piena consapevolezza delle proprie potenzialità.
Non dobbiamo pensare alla lettura dei tarocchi come ad un atto passivo dove si accoglie una sorta di sentenza inappellabile e si aspetta passivamente che gli eventi pronosticati si realizzano, questa è una visione errata ma profondamente radicata nella nostra cultura.
Una vera lettura dei tarocchi ci porta ad aprirci ad altre prospettive, è l’amico che ci fa notare che le cose forse non sono come le percepiamo noi, o ci avverte di andare più cauti, ma siamo sempre e comunque noi gli artefici del nostro avvenire, siamo noi gli unici responsabili di noi stessi.
Sempre più terapisti durante le loro sessioni, usano i tarocchi come mezzo di esplorazione dell’inconscio e con grande successo, per far comprendere al paziente attraverso l’uso delle immagini cosa possono cambiare, dove migliorare, quale strada intraprendere e portare alla luce paure e blocchi ancestrali.
Perché i tarocchi non sono per chi vuole sapere se entro un mese troverà l’amore, ma sono per chi si chiede cosa lo blocca nel trovarlo, quali paure dovrà affrontare e cosa invece deve portare alla luce per vivere un amore felice ed appagante.
Tutta un'altra storia.