La divinazione dei tarocchi
Rubrica: La via della divinazione attraverso i tarocchiLa lettura dei tarocchi coinvolge diversi metodi di disposizione delle carte, ognuno con le proprie sfumature. Dai metodi semplici a quelli complessi come la croce celtica, la scelta dipende dalla preferenza del cartomante. Le carte possono richiamare altre per una risposta completa, ma la chiarezza delle domande e la concentrazione del consultante sono cruciali per una lettura efficace. Evitare domande ripetitive è consigliato, mentre esplorare diverse prospettive può portare a risposte più chiare.
Il metodo di lettura (chiamato anche “gioco” o “stesa”) è la pratica di disporre le carte sul tavolo in base a un determinato ordine o posizione. La tradizione ci riporta moltissimi metodi di lettura: dai più semplici ai più complessi, da quelli per un determinato argomento o domanda a quelli più generali, dai più conosciuti e utilizzati a quelli più misteriosi e sconosciuti. Non c’è un metodo più efficace di un altro, ogni cartomante sceglie quello che sente più suo e con cui si trova meglio. Ovviamente si è liberi di utilizzare anche più metodi a seconda dei quesiti e delle domande.
Tra i più conosciuti ci sono il metodo delle tre carte oppure delle sette carte, quello leggermente più complesso è quello della croce celtica che consente di approfondire la lettura.
Alcune carte durante la divinazione chiamano un'altra carta, intendo dire che se in chiusura di una domanda escono carte come:
- Eremita VIIII
- La Torre XVI
- Carro VII
- Amanti VI
- Morte XIII
Queste chiamano un'altra carta per completare la risposta.
Durante la divinazione è importante che il consultante abbia pensieri chiari e lucidi, le domande debbono essere chiare e il consultante non deve essere confuso, fare più e più volte la stessa domanda ai tarocchi non è utile e spesso si ottiene il risultato contrario cioè i tarocchi smettono di rispondere, quello che è consigliabile fare è affrontare la domanda da più punti di vista per provare a chiarire la risposta.