Il significato dell'ora doppia 13:13: Messaggi angelici e simbologia numerologica

Che cosa nasconde il 13? E perché quando si trova trascritto con la dicitura 13:13 ciò che si porta dietro acquisisce ancor più valore? Esploriamo il significato profondo per scoprire cosa si nasconde dietro questo numero così speciale, fra numerologia e Tarocchi di Marsiglia.

Il numero 13, fra Yezalel e la Morte come rinascita

Quando si pensa al numero 13, forse non si ha subito un sussulto come per altre cifre: l’8 è sinuoso, il 10 è quello che vestono i fuoriclasse, l’11 ha una simmetria che conduce alla rinascita. Il 13 no: è l’unione di mondi diversi che si incontrano, fondendosi uno con l’altro.

Nella numerologia l’1 infatti è il numero del leader, di chi si lavora per realizzare i propri desideri creando la propria realtà. Il 3 invece indica più un mondo fatto di creatività, l’ottimismo e voglia di espandersi oltre i propri limiti: c’è più un tema di ricerca che non di staticità.

Yezalel, un angelo “fedele” Uniti, l’1 e il 3 configurano il 13, che nella simbologia richiamano l’Angelo Yezalel (o anche Iezalel) che è il tredicesimo Soffio e quinto raggio angelico nel Coro uraniano degli Angeli Cherubini.

Una figura che trova il suo elemento naturale nell’Aria, e che protegge in particolare i nati fra il 21 e il 25 maggio. Il suo valore principale, quello che presiede e che protegge, è la Fedeltà. Yezalel protegge e insegna a rispettare i propri valori e principi che ognuno serba nel cuore.

Grazie alla sua intercessione, si può lavorare:

• sul proprio egocentrismo;
• sul proteggere la famiglia e rinvigorire il proprio karma;
• sulla propria sincerità e avvicinandosi a chi vogliamo bene e abbiamo allontanato.

Tutto questo sta dentro (anche) al numero 13.

La numerologia del 13 Come per il numero 11, il 13 si porta dietro una serie di significati che possono stupire. Partiamo con il dire che possiamo considerare il 13 come un catalizzatore di energie positive, che indica alle persone di aprirsi, relazionarsi con fiducia e in maniera aperta, senza lasciarsi ostacolare dalla voglia di respingere ciò che è diverso.

Il 13 significa abbracciare il cambiamento e farlo proprio, senza timore.

Dicevamo su, come per l’11, il discorso cambia quando si incrocia la dicitura 13:13.

Quando incrociamo quell’ora, significa che stanno per arrivare delle buone notizie. Le 13:13 infatti indicano che un desiderio sta per avverarsi: una spinta verso la realizzazione, la novità, ma anche verso una trasformazione che conduce a un nuovo inizio.

Le 13:13 sono l’ora di chi vuole credere al fatto che le cose possano cambiare come desideriamo, e bisogna avere fiducia in questo. Un significato che si ritrova anche nel riferimento indiretto (sempre numerico) che ritroviamo quando guardiamo al “doppio” 13. La somma di 13 + 13 è 26, che a loro volta sommati restituiscono 8.

L’8 è noto per essere il numero positivo, che richiama la ricchezza e l’abbondanza. Una promessa di benessere che non passa inosservata.

Uno sguardo ai Tarocchi: la Morte C’è poi il mondo della Divinazione e dell’Esoterismo, con il suo carico di mistero. Nella cartomanzia il numero 13, anche a livello iconico, non è associato a un’immagine a prima vista positiva. L’arcano maggiore n.13 è infatti La Morte, con una carta che raffigura “La signora con la falce”, raffigurata come uno scheletro che prende vita.

La Morte però non è intesa, nella cartomanzia, come un qualcosa di negativo. Semmai, è uno stato di passaggio, o per meglio dire di cambiamento. Si potrebbe dire che questa carta richiami alla caducità dell’esistenza, e al ricordare sempre come la vita sia invincibile, anche quando si verifica un passaggio di stato (e questo passaggio vede inevitabilmente il confine della morte da attraversare).

Non è un caso che nella carta, oltre alla bruttura che mostra lo scheletro, compaia anche un segno di vita come il contorno, spesso rappresentato come vivido (in moltissimi versioni, infatti, la Morte si muove su un prato o comunque su un terreno dove compaiono germogli di piante, ovviamente vive). È lì che va anche a toccare la falce, simulando quello che fa il contadino al momento del raccolto: si taglia per dare nuova forma alla vita, rigenerando ciò che è nato e cresciuto. Il 13, insomma, è un numero veramente magico. Se lo incrociate, fateci caso.