È possibile parlare ai defunti?

Caro lettore, avendo parlando per quasi due mesi di vite passate, una domanda sarà sicuramente sorta in te... Ma durante il periodo di “fermo” fra una vita e l’altra, è possibile parlare ai defunti?

Tutti coloro che si reincarnano o entrano nel dryghten diventano irreperibili! Questo significa che è possibile comunicare o avere riscontri coi defunti solo se non entrano nella luce o comunque se non si sono reincarnati.

Le modalità per comunicare con loro sono diverse, ma, come ormai avrai capito, preferisco procedere con ordine sulle cose. Quanto segue, ovviamente, non ha alcuna validità scientifica, ergo, ognuno può dire la sua in base alla cultura o idea che possiede sull’argomento. Come sai, io sono qui per informarti, in maniera generica e logica, sui vari concetti, nel modo più pulito possibile.

Se dunque partiamo dalla premessa che, effettivamente ci si può reincarnare, per forza di cose dovranno esistere anche i fantasmi. Questo perché durante il periodo fra morte e nuova vita, da qualche parte questi defunti dovranno pur stare! Ergo, “vivranno” un’esistenza in bilico fra etereo e materiale, fra “terra e cielo”, diventa per tanto logico pensare che è facile trovarli in quei posti che hanno tanto amato in vita. In realtà anche i posti più odiati possono essere presi di mira, le tipiche case infestate ad esempio. O ancora degli oggetti particolarmente legati al defunto, ecc.

Ora, il morto, sa di esserlo, ma deve anche in molti casi accettare il suo trapasso, quindi inizialmente cerca conforto mentre supporta la famiglia, ovviamente poi dipende caso per caso.

A seconda dunque che scelga di entrare o no nel cono di luce, il defunto vedrà la sua morte per quello che erano le credenze che aveva in vita, quindi, chiedere ad un morto cosa c’è nell’aldilà è potenzialmente inutile. Inoltre, indipendentemente dalle credenze, prima o poi avrà per impulso quello di tornare in vita. La manifestazione di alcuni fantasmi o forze eteree è dunque possibile ma rara, ancor più raro sono le possessioni (1 su 100 milioni ogni 50 anni, dato ovviamente estrapolato da esperienze e racconti di diversi esperti). Il morto infatti ha un suo percorso da seguire, in primis quello dell’accettazione della morte, via via sceglierà il da farsi. Ma prima o poi, o entra nella luce o rinasce, anche se ci volessero 500 anni! È chiaro dunque che il tempo scorre in modo diverso per chi è pura essenza.

Dall’altra parte, potrebbero esserci fantasmi molto arrabbiati che decidono di rimanere per lungo tempo a “infastidire” i vivi anche se per loro sono passati solo 5 minuti percepiti. Il come parlare con loro, se è veramente di disturbo cercarli, ecc. te lo spiego nei prossimi articoli.

Un altro punto focale di cui parlarti è sicuramente più psicologico e culturale che si ricollega direttamente al modo di reagire o di comportarsi di alcune entità. Intanto ti lascio assimilare quanto detto, ti aspetto alla prossima!