Momenti già vissuti, il mistero del deja vu che ritorna.
Rubrica: Oltre il veloIl "déjà vu" è la sensazione di aver già vissuto un'esperienza o visto un'immagine. Coinvolge una connessione anomala tra ippocampo e neocorteccia, creando l'illusione di un ricordo. Il fenomeno, spiegato da neuroscienziati e psicologi, è una variazione della memoria, ma resta in parte misterioso e intrigante.
La parola "déjà vu" in francese significa "già visto" e descrive la sensazione di familiarità che si prova in certi momenti, come se quell’esperienza fosse già stata vissuta.
Il déjà vu è un’anomalia della memoria e un fenomeno psichico (paramnesia). Parliamo di déjà vu quando percepiamo di essere già stati in un luogo, di aver vissuto un evento o visto un’immagine specifica. Si stima che almeno il 60% della popolazione mondiale abbia provato un déjà vu almeno una volta nella vita.
Non conosciamo ancora con precisione i meccanismi biologici che lo scatenano, ma secondo la neuroscienza il fenomeno è dovuto a una connessione tra due aree del lobo temporale: la neocorteccia temporale e l’ippocampo. Quando l’ippocampo, che contiene i ricordi delle nostre esperienze, si connette per errore alla neocorteccia, sede della memoria, si genera l’illusione che l’esperienza attuale sia un ricordo del passato. Le teorie neuroscientifiche moderne, quindi, considerano il déjà vu una semplice anomalia della memoria.
Già nell’Ottocento, lo psicologo Hughlings Jackson ipotizzò che il déjà vu fosse dovuto a un’asincronia tra i due emisferi cerebrali, che operano su due temporalità diverse. Successivamente, gli psicologi della Gestalt teorizzarono che il déjà vu si manifesti quando un oggetto rievoca un sentimento o un’emozione associata a un altro evento, creando una connessione inconscia.
Con Freud e la psicodinamica emerse invece l’idea che il déjà vu rappresenti una proiezione nostalgica del passato.
Nel celebre film Matrix, Trinity spiega a Neo che vedere un gatto nero due volte è un segno di cambiamento, un’imperfezione nel sistema che gestisce il mondo virtuale in cui la trama si sviluppa. E se il déjà vu fosse un messaggio da un’altra dimensione?