La Pranoterapia
Rubrica: A mano a mano con la pranoScopri la pranoterapia, l'arte dell'applicazione delle mani per trattare infiammazioni e dolori. Requisito: alta temperatura corporea. Un massimo di quattro pazienti al giorno. Scopri le origini e l'influenza del Dott. Massimo Inardi negli anni '70.
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La Pranoterapia
Partiamo dallo spiegare cosa sia la pranoterapia che anno dopo anno vede crescere il numero dei suoi estimatori.
La pranoterapia, unione di due terminologie greche, non è altro che l'applicazione delle mani su una parte ritenuta infiammata che può tornare alla normalità con una serie, minimo 5, di trattamenti. Non tutti, e qui chiariamo un primo aspetto, possono esercitarla perché il requisito primario è avere un'alta temperatura corporea che può scaricarsi energicamente su un paziente che è alle prese con dolori o infiammazioni. Ci si accorge, come ho potuto personalmente sperimentare, di avere un'altra temperatura quando le mani scottano anche in una giornata fredda o si è alle prese con frequenti mal di testa. In questo caso, se si vuole provare a diventare pranoterapeuti, bisogna ricorrere alla misurazione della temperatura che viene eseguita, con opportuni strumenti, negli studi dove si esercita questa materia e dove poi si acquisisce un attestato.
Un pranoterapeuta bravo e responsabile, e qui purtroppo camminiamo in un sentiero minato, può dedicarsi al massimo a quattro pazienti al giorno, con appuntamenti distaccati uno dall'altro. Chi vuole ottenere effetti fin dalla prima seduta farebbe bene a prendere appuntamento al mattino quando le energie del pranoterapeuta sono ancora al massimo livello e evitare di recarsi in studio nel tardo pomeriggio. Nel prossimo articolo vi spiegheremo le origini della pranoterapia e di come questa sia stata popolare negli anni 70 grazie al Dottor Massimo Inardi, campione del Rischiatutto degli anni 70 e fondatore della Homo Sapiens a Viareggio.